Il Conte Ugolino torna a Siliqua
Un viaggio unico nel suo genere, alla scoperta di un passato ricco di storia, arte e cultura. Il tutto grazie al 'ritorno' del Conte Ugolino ad Acquafredda, a due passi da Siliqua
Sono rimasti ruderi, nemmeno ben conservati. Ma la memoria, a guardare in alto verso quello che fu un castello imponente nel Duecento, torna al Conte Ugolino, di dantesca memoria, alle sue gesta efferate, alla sua condanna "politica” del Sommo Poeta. Fu proprio lui, Ugolino, a costruirlo, ad Acquefredda, che si trova vicinissimo a Siliqua: l’uomo politico pisano aveva possedimenti vasti e redditizi in Sardegna e in quel maniero aveva realizzato la sua "capitale”, il suo centro di potere nell’Isola.
Forse, senza la grandissima fama che gli ha dato Dante, del Conte Ugolino nemmeno si saprebbe nulla, se non qualche riferimento enciclopedico: però come non legarlo indissolubilmente alla storia di Siliqua! Intanto la costruzione del maniero, parlano le carte, viene datata nel 1215: poca importanza nelle date. L’elemento di fascino è la presenza del Conte Ugolino, che la damnatio memoriae ha fatto quasi dimenticare per secoli insieme al suo castello. Invece, la posizione, l’architettura ardita, è stata sempre più apprezzata dagli amministratori di Siliqua, che ne hanno fatto ancora un caposaldo, quello delle conoscenze e del turismo: non a caso è diventato monumento nazionale.
Visite guidate, trekkinghanno come base proprio il maniero ugolinesco, che a ben vedere si sta prendendo ora una bella rivincita verso coloro che l’avevano voluto dimenticare: il fascino sinistro, la sua aura è sempre lì presente in terra di Sardegna. A dispetto pure di Dante Alighieri.