Il Castello di Acquafredda tra origini e funzionalità
La bellezza del Castello di Acquafredda a Siliqua è indiscutibile ma quanti possono dire di conoscerne le origini e soprattutto le funzionalità? Ecco un assaggio della storia che attraversa questa magica terra della Sardegna
A dominare la vallata di Siliqua, nella provincia di Cagliari, è il Castello di Acquafredda che dalla sua altura permette di controllare tutto il territorio sottostante. Ma da sempre questo Castello è anche un punto di riferimento, che permette di scorgere da lontano la città. Ma quali sono le sue origini e a cosa serviva questa fortezza?
Origini del Castello di Acquafredda a Siliqua
Dalla sua altezza di circa 253 metri sul livello del mare, il Castello di Acquafredda si collega a vista ai manieri di Gioiosaguardia a Villamassargia, di Baratuli a Monastir e di San Michele a Cagliari, riuscendo ad avere un’ampia visione di tutto il territorio circostante. Molto probabilmente la sua origine viene fatta risalire all’epoca giudicale, in quanto la sua struttura viene già citata all’interno della bolla di Papa Gregorio IX del 1238 e di altri documenti dell’epoca.
Il Castello di Siliqua e la sua funzione
Una delle particolarità di questi Castelli, oltre ad essere la sua bellezza e storia, è anche la sua funzione, naturalmente ascrivibile al mondo della difesa militare. La loro posizione elevata, infatti, permetteva di controllare al meglio il territorio e permetteva di attaccare il nemico nel suo avvicinamento alla fortezza, rendendone difficile anche la salita verso le mura.
Una funzione, questa, assai similare a quella delle torri nuragiche, sorte nel tempo lungo le coste della Sardegna a scopo difensivo: nell’entroterra, invece, si ergevano castelli difensivi su alture naturali, attorno alle quali si sviluppava anche il villaggio o la città da difendere.
Stessa sorte, non a caso, è toccata anche al Castello di Acquafredda a Siliqua, che ha resistito nel tempo giungendo con alcuni lacerti sino ai giorni nostri.
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